Una riflessione per il
designer oggi, è quella
di interrogarsi sulla
possibilità di accedere
ai propri archetipi
antropologici e di farli
interagire con i mille
contesti nei quali la
sua biografia intellettuale
vive, dei quali
si
nutre e dai quali si fa
modificare, influenzare,
arricchire. La relazione
circolare che, in questo
modo, crea con tutti i
linguaggi dell’ambiente
che lo circonda, i mondi
che attraversa e che lo
attraversano lo rendono
capace di interpretare
esigenze comuni ma
sopite, di intercettare
bisogni naturali ma
silenziosi, di rivelarli
alla coscienza comune
offrendo, al contempo,
ipotesi funzionali alla
loro soddisfazione.
Collezione 10 fa suo
questo riflettere,
nell’ottica di recuperare
questa dimensione del
designer, di liberarne le
logiche ideative dalle
griglie che la segmentazione
del mercato ha
imposto alla produzione
industriale e di
recuperare il valore della
ideazione progettuale.
Creare design, per la
Collezione 10, significa
essere artigiani del
pensiero, avvertire le
esigenze più sotterranee
e fondanti del vivere
quotidiano, interrogarsi
sulle risposte possibili,
investire sulle soluzioni
tecnologicamente più
ricche e funzionali
per dare loro forma e
significato.